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"Con spirito provocatorio, ma neppure troppo, lo storico dell'arte Giulio Argan sosteneva che la condizione ideale per il museo fosse quella di essere chiuso al pubblico o, al massimo, fruibile a richiesta come una biblioteca". È l'eterno dilemma tra eccellenza e accessibilità, tra esigenze della conservazione e bisogni del pubblico, la cui partecipazione è peraltro da considerarsi conquista chiave di una buona politica culturale. Un tema che sottende anche all'esigenza di tutelare e rendere fruibili alla collettività non soltanto quei beni museali redditizi, ma anche quelli minori che comunque contribuiscono alla crescita spirituale e culturale del Paese. In questa permanente dicotomia tra rispetto dei principi costituzionale ed esigenze di mercato, tra tutela e valorizzazione, tra conservazione e fruibilità nel rispetto dei diritti delle generazioni future, si inserisce il presente volume "Il Governo dei musei tra Costituzione, funzione sociale e mercato", che affronta il tema del governo dei musei alla luce delle recenti novità legislative in materia, senza alcuna pretesa di essere un commentario sistematico all'attuale stato della normativa in materia.